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Sonno difficile? Consigli e rimedi naturali per dormire meglio

Un buon riposo è essenziale per il benessere, ma a volte lo stress, i ritmi frenetici e lo stile di vita possono ostacolarlo. Scopriamo insieme come addormentarsi meglio e più facilmente con l’aiuto dei rimedi naturali e alcune semplici abitudini.

Giovane donna a letto che non riesce a dormire

Se ogni tanto vi capita di passare una nottataccia rigirandovi nel letto, fissando il soffitto o le lancette dell’orologio che continuano a scorrere, sappiate che non siete soli. Si stima infatti che il 10-30% della popolazione adulta abbia problemi legati al sonno, tra cui difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni o un sonno agitato.

Riuscire a dormire bene e a sufficienza può essere difficile anche per chi non soffre di insonnia vera e propria. A volte sono i ritmi frenetici della vita moderna, lo stress o alcune abitudini poco salutari a ostacolare un sonno di qualità. E quando ci manca il riposo, ce ne accorgiamo subito: basta osservare gli effetti di una notte insonne sul nostro rendimento o sull’umore per intuire quanto il sonno sia fondamentale per il nostro benessere generale.

Nel corso di questo articolo scopriremo perché il sonno è così importante, quali sono le possibili cause e conseguenze di una scarsa qualità del riposo e cosa possiamo fare per migliorarla.

Che cos’è il sonno

Il sonno è un elemento essenziale per la nostra sopravvivenza, esattamente come il cibo, l’acqua o l’aria. È talmente importante che si calcola occupi circa un terzo della vita di un essere umano. Si tratta di una condizione temporanea e reversibile, durante la quale si verifica una riduzione del livello di coscienza, una minore reattività agli stimoli esterni e un rallentamento delle funzioni biologiche dell’organismo.

Anche se si tende a pensare che dormire significhi semplicemente “staccare la spina” per riposare, in realtà durante il sonno si attivano importanti processi biologici fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il sonno serve infatti a:

  • recuperare le energie fisiche e mentali, grazie alla riduzione dell’attività e alla disattivazione degli stimoli a cui siamo esposti durante il periodo di veglia;
  • consolidare i ricordi e rafforzare il processo di apprendimento, attraverso processi di elaborazione e fissazione delle informazioni e la formazione di nuove connessioni nervose;
  • ripulire il cervello dai prodotti di scarto derivanti dall’attività dei neuroni e dalle sostanze tossiche accumulate nel corso della giornata;
  • favorire la crescita e i processi di guarigione, perché mentre si dorme aumenta il rilascio dell’ormone della crescita, essenziale per lo sviluppo corporeo e per la riparazione dei tessuti;
  • sostenere il sistema immunitario, tramite il rilascio di sostanze che aiutano a contrastare i processi di infiammazione;
  • regolare le emozioni e gestire meglio gli effetti dello stress.

Quanto dovremmo dormire?

Il fabbisogno di sonno varia sia in base all’età (dalle 16-20 ore al giorno dei neonati, alle 7-8 ore degli anziani) sia in base alle esigenze individuali: ci sono persone che necessitano di 9-10 ore di sonno e altre per cui sono sufficienti 5-6 ore. In generale, la quantità di sonno è considerata adeguata quando consente a una persona di svegliarsi riposata e pronta ad affrontare la giornata in modo efficiente.

Ma non conta solo quanto si dorme. Affinché il sonno sia davvero riposante, è fondamentale anche la sua qualità, ovvero la capacità di portare a termine senza interruzioni un ciclo completo, della durata di circa 90-100 minuti e costituito dalle fasi di addormentamento, sonno leggero, sonno profondo e sonno REM. Per trarre realmente beneficio da tutti i processi che si attivano durante il riposo, è in genere necessario completare tra i 4 e i 6 cicli di sonno nell’arco delle 24 ore e dormire quindi tra le 6 e le 9 ore.

Difficoltà a dormire: cause

La difficoltà ad addormentarsi è tra le più comuni cause di riduzione della qualità e della quantità del sonno. Ma perché a volte non si riesce a dormire, magari anche quando ci si sente stanchi?

I motivi possono essere diversi e sono molto spesso legati ai seguenti fattori.

  • Stile di vita. Routine del sonno irregolari con orari di addormentamento e sveglia variabili, riposini diurni troppo lunghi, la sedentarietà, il lavoro su turni o frequenti viaggi con cambio di fuso orario possono alterare l’equilibrio del ritmo sonno-veglia.
  • Abitudini serali che ostacolano il sonno. Praticare attività fisica intensa in tarda serata, consumare pasti abbondanti o pesanti, assumere sostanze eccitanti come la caffeina, e l’esposizione a stimoli (come guardare la TV, giocare ai videogiochi o utilizzare dispositivi elettronici) possono impedire il rilassamento e causare difficoltà a prendere sonno.
  • Ambiente. I luoghi rumorosi, scarsamente aerati, caldi e, in generale, poco confortevoli possono rendere difficile il riposo.
  • Stress. Preoccupazioni legate alla sfera familiare, sociale, lavorativa o alla salute possono impedire alla mente di rilassarsi, ostacolando il naturale processo di addormentamento.

Deprivazione del sonno: conseguenze

Dormire poco o male può avere effetti negativi sul benessere generale e sulla qualità della vita, provocando problemi quali:

  • stanchezza e mancanza di energie;
  • sonnolenza diurna e colpi di sonno;
  • mal di testa;
  • difficoltà a rimanere concentrati;
  • problemi di attenzione e memoria;
  • sbalzi di umore e irritabilità.

Questi effetti possono migliorare con la ripresa di un sonno regolare, ma se la situazione si protrae nel tempo, i problemi possono influire in modo più evidente sulla vita quotidiana. Per questo, se si nota un’insolita sonnolenza diurna, si fatica a prendere sonno o si sospetta la presenza di un disturbo del sonno, è consigliabile chiedere consiglio al medico.

Rimedi naturali per favorire il sonno

Non riuscire a dormire può essere frustrante e generare preoccupazione, a tal punto da rendere ancora più difficile il momento di coricarsi. Esistono tuttavia alcune strategie che possono aiutare a calmare corpo e mente, addormentarsi più velocemente e migliorare la qualità del sonno:

  • ascoltare musica rilassante, che oltre a calmare la mente aiuta anche a coprire eventuali rumori;
  • provare tecniche di rilassamento e respirazione, come il rilassamento muscolare progressivo che consiste nel contrarre e nel rilasciare sistematicamente alcuni gruppi muscolari per sciogliere rapidamente le tensioni;
  • provare esercizi di visualizzazione guidata, un metodo che sfrutta l’immaginazione per creare immagini mentali piacevoli al fine di promuovere la distensione;
  • leggere un libro, preferibilmente in formato cartaceo o su un dispositivo che non emetta luce blu come un e-reader. Anche solo 15 o 20 minuti di lettura prima di coricarsi possono aiutare a creare una routine rilassante, utile per allontanare le preoccupazioni della giornata e prepararsi al sonno;
  • alzarsi dal letto. Se dopo 20-30 minuti non si riesce a prendere sonno, è consigliabile alzarsi, uscire dalla camera da letto e dedicarsi a un’attività distensiva, sempre tenendo le luci molto basse. Si potrà poi provare a coricarsi di nuovo quando ci si sentirà abbastanza stanchi da riuscire a dormire. Questa strategia aiuta a evitare che il cervello associ il letto e la propria camera all’incapacità di addormentarsi e allo stress che questo genera, peggiorando ulteriormente la situazione.

Anche seguire alcune semplici regole di igiene del sonno può contribuire a migliorare la qualità e la durata del riposo notturno. Ecco alcuni consigli.

  • Praticare regolarmente attività fisica, utile per favorire il rilassamento fisico e mentale e migliorare il riposo notturno. È preferibile evitare attività intense nelle ore serali.
  • Non assumere caffeina in orario serale, poiché i suoi effetti stimolanti possono durare dalle sei alle otto ore e interferire con il sonno.
  • Fare attenzione all’alimentazione, evitando pasti troppo abbondanti o pesanti nelle due ore che precedono il momento di coricarsi.
  • Mantenere orari regolari per andare a dormire e svegliarsi, anche nei fine settimana, aiuta a regolare il ciclo veglia-sonno. Svolgere attività serali rilassanti, come fare un bagno caldo o bere una tisana, può facilitare la preparazione al riposo.
  • Creare un ambiente favorevole al sonno, assicurandosi che la stanza sia silenziosa, buia e a una temperatura confortevole. Se necessario, si possono usare tende oscuranti, tappi per le orecchie o altri accorgimenti per aumentare il comfort.
  • Limitare l’uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi, evitando smartphone, tablet e computer almeno un’ora prima di andare a letto. La luce blu emessa da questi dispositivi può ostacolare la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno.

Rimedi naturali per dormire meglio

Un valido supporto può arrivare anche dalla natura grazie a estratti vegetali ottenuti da piante note per le loro proprietà rilassanti. Questi rimedi aiutano a quietare la mente, facilitare l’addormentamento e ritrovare un sonno ristoratore. Tra queste rientrano:

  • Valeriana (Valeriana officinalis). È una pianta erbacea perenne diffusa in Europa e in Asia, nota fin dall’antichità per i suoi effetti rilassanti. Le radici e il rizoma, una volta essiccati, vengono impiegati sotto forma di estratto (in compresse o capsule), tintura o infusione per favorire il rilassamento, agevolare il sonno e alleviare stati di nervosismo o affaticamento mentale legati allo stress. Il funzionamento della valeriana è attribuito alla presenza di sostanze che interagiscono con l’attività del GABA (acido gamma-aminobutirrico), un neurotrasmettitore che regola l’attività neuronale e svolge un ruolo anche nel sonno.
  • Passiflora (Passiflora incarnata). Pianta rampicante perenne originaria del continente americano e oggi coltivata un po’ ovunque a scopo medicinale, ornamentale e per i suoi frutti commestibili. Il nome, letteralmente “fiore della passione”, le fu attribuito dai conquistatori spagnoli nel XVI secolo per descrivere il fiore come simbolo della passione di Cristo. La pianta, di cui si utilizzano le parti aeree essiccate (foglie, frutti e fiori), ha una lunga tradizione d’uso per le sue proprietà rilassanti e trova oggi impiego come integratore alimentare, spesso in associazione con la valeriana, per alleviare sintomi lievi di stress mentale e per favorire il sonno.

Come abbiamo visto, il sonno svolge un ruolo indispensabile nella nostra vita quotidiana. Se in alcuni periodi particolarmente stressanti o intensi, ci accorgiamo di avere difficoltà ad addormentarci o di non riposare bene, è importante non trascurare il problema. Favorire il riposo notturno con uno stile di vita equilibrato e con l’aiuto dei rimedi naturali è il primo passo per ritrovare il benessere e affrontare le giornate con più energia.

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